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Call for Papers

RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE Educazione e migrazioni in Nord America (1837-1983)

Pubblicato il  |  Call for Papers

Data: 28 Febbraio 2025

A partire dagli anni Trenta del XIX secolo, negli Stati Uniti inizia un percorso di assunzione di responsabilità a livello statale e federale rispetto al tema dell’istruzione pubblica. Il common school movement, e in particolare il lavoro di Horace Mann, intendeva favorire percorsi di omologazione educativa quale condizione necessaria alla familiarizzazione con i principi della cittadinanza per una piena partecipazione degli individui alla vita istituzionale, economica, politica, religiosa e culturale. Ha inizio così un percorso destinato a fare dell’istruzione pubblica un’istituzione chiave per la vita civica degli Stati Uniti per oltre un secolo, sia pure nella compresenza con numerosi altri modelli di istruzione privata o comunitaria, fino alla sua progressiva ridiscussione a partire dagli anni Ottanta del Novecento con le politiche reaganiane, in nome del ritorno alle radici liberali dell’identità statunitense. In questo ampio torno di tempo, il sistema educativo nordamericano ha vissuto alcuni significativi tornanti-chiave che hanno contribuito a delinearne i caratteri e la specificità, come l’individuazione delle land-grant institutions a sostegno statale a partire dal 1862, perno fondamentale per il precoce accesso di massa all’istruzione superiore; l’emergere del comprehensive schooling nell’istruzione secondaria a cavallo del 1900; le iniziative di sostegno all’istruzione e alla formazione professionale dei veterani di guerra, culminate con il GI Bill del 1944 e destinate a garantire una significativa espansione della scolarizzazione anche tra le minoranze etniche; la presa di coscienza, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, della scuola come campo di tensione fondamentale per i conflitti razziali e per la lotta alle politiche segregazioniste.

Quasi in contemporanea con l’inizio del percorso, i flussi migratori provenienti da tutto il mondo occidentale e orientale verso il Nord America iniziarono a ridisegnare con la loro consistenza numerica e con la sempre maggiore varietà di provenienze il tessuto sociale del paese, provocarono grandi cambiamenti anche di lungo periodo nelle famiglie emigrate e influenzarono le relazioni interpersonali, gli ambienti educativi e le istituzioni scolastiche nei luoghi di destinazione. Le giovani generazioni, in particolare, furono tra le prime a usufruire dei nuovi modelli scolastici e pedagogici, vivendo la scuola come luogo di tensioni e di scambi interculturali.

Per il suo numero 1/2026 la Rivista di Storia dell’Educazione invita docenti, studiosi/e e ricercatori/ricercatrici a presentare contributi di natura storico-educativa per riflettere sull’evoluzione dei processi educativi legati alle migrazioni, con particolare attenzione alla diaspora italiana transatlantica, verso gli Stati Uniti e in generale verso tutta l’America settentrionale, anche in considerazione dell’interesse crescente per la formazione della comunità di origine italiana in paesi come il Canada e le repubbliche centroamericane. Si potranno così mettere in luce le dinamiche di continuità e di cambiamento che hanno caratterizzato i rapporti tra scuola, migrazione e identità culturale dall’Ottocento in poi. L’arco temporale preso in considerazione comprende centocinquant’anni di storia a partire dalla legge statale con cui, il 20 aprile 1837, il Commonwealth del Massachusetts istituisce il Board of Education e legittima Horace Mann nel ruolo di primo segretario, fino al Report A Nation at Risk: The Imperative for Educational Reform del 26 aprile 1983 redatto dalla National Commission on Excellence in Education, insediata durante la presidenza Reagan.

Si invita a riflettere, in particolare, sul binomio tra processo di formazione ed emigrazione, al fine di comprendere la funzione delle agenzie educative nel costruire o decostruire nuovi percorsi emancipativi in relazione ai seguenti nodi intersezionali:

  • Storia e modelli educativi di rilievo nella scolarizzazione degli studenti oriundi all’estero;
  • L'impatto educativo a seguito dei flussi migratori nell’esperienza transoceanica;
  • L’analisi delle pratiche educative che preservano o trasformano l'identità culturale delle comunità emigrate all'estero, con particolare attenzione all'insegnamento della lingua e dei modelli culturali;
  • Il ruolo delle scuole e/o delle istituzioni italiane all'estero per la trasmissione di conoscenze, valori e pratiche culturali;
  • La circolazione transnazionale di modelli scolastici ed educativi attraverso le migrazioni;
  • I processi di integrazione e assimilazione scolastica;
  • Strumenti e dispositivi per la trasmissione dei saperi all’estero;
  • Le politiche e le campagne educative con particolare attenzione all’inclusione, alla diversità culturale e alle metodologie didattiche transnazionali;
  • Il ruolo di charities e istituzioni religiose come luoghi di lotta alla povertà e di “primo accesso” all’istruzione;
  • L’esperienza militare come veicolo di cittadinanza, integrazione e di accesso all’istruzione superiore attraverso i benefici previsti per i veterani;
  • Comparazione tra modelli storici e contemporanei, culturali e scolastici, per un raffronto tra le esperienze educative durante le diverse ondate migratorie italiane.

CALENDARIO

Entro il 28 febbraio 2025 gli autori dovranno inviare alle curatrici e al curatore (Andrea Mariuzzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Carmen Petruzzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Luana Salvarani: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) un abstract esteso (800 parole) della propria proposta, illustrandone contenuti, quadro teorico di riferimento, metodologie e documentazione considerata, la sua collocazione nella letteratura sul tema, 3-5 keywords. La proposta dovrà essere accompagnata da una breve presentazione biografica di autrici e autori (circa 75 parole).

La selezione da parte dei curatori e della redazione della rivista avrà luogo entro il 28 marzo 2025.

Entro il 28 novembre 2025 autrici e autori dovranno far pervenire ai curatori il manoscritto completo, di non oltre 8.000 parole (45.000 caratteri circa), comprensive di bibliografia e note, redatto secondo i criteri redazionali adottati dalla rivista (per accedere alle norme redazionali: https://www.dropbox.com/s/ne830zn2n9x88tk/Editorial%20guidelines%20RSE%20open%20access%20FIN%20EN.pdf?dl=0)

Allegati: